Scilla e Cariddi, dal mito alla realtà
Set di 5 illustrazioni ad acquerello che riguardano il mito greco di Scilla e Cariddi, due mostri marini che abitavano il pericoloso passaggio nello Stretto di Messina. Qui sono rappresentate, in maniera tangibile, le forze distruttive del mare, fatte di scogli e di vortici, le insidie per le imbarcazioni antiche e quei luoghi reali tra cui la Rocca di Scilla.
File digitale, risoluzione 300 dpi.
Nella mitologia greca Scilla e Cariddi erano due mostri marini che abitavano il pericoloso passaggio nello Stretto di Messina. La leggenda dei due mostri ebbe grande popolarità in tutto il mondo antico. Sarà ricordata grazie a Omero sia nell’Iliade che nell’Odissea, e successivamente da Virgilio nell’Eneide e nel mito degli Argonauti.
Oggi non ci rimangono che questi luoghi fatti di tradizioni marinare, forti suggestioni mitologiche e letterarie, di storia e di archeologia, raccontandoci una pagina sempre affascinante della nostra cultura.
Qui sono rappresentate, dal mito alla realtà, come forze distruttive del mare, fatte di scogli e di vortici, insidie per le imbarcazioni antiche. Con riferimento ai luoghi reali c’è anche la Rocca di Scilla, ovvero dove oggi sorge il Castello Ruffo.
Per un’altra illustrazione di Scilla, più mitologica, vedi questo link: Monstruum Scylaeum
Per approfondimenti qui il link all’articolo del blog dal quale provengono le ricostruzioni: Viaggio tra Scilla e Cariddi, dal mito alla realtà
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