Monstruum Scylaeum (Scilla)

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Elaborazione figura di Scilla dai riferimenti iconografici storici. Scilla strappa i marinai dalla nave di Odisseo, pesca con i suoi artigli e teste, ricordando più dei tentacoli che tutto afferrano, abita le grotte di cui è ricco il versante calabrese, può essere confrontabile con la rappresentazione del polipo, spesso fatta dai cretesi per indicare la dea del Mare.


Nella mitologia greca Scilla era un mostro marino che abitava il pericoloso passaggio nello Stretto di Messina. Sarà ricordata grazie a Omero sia nell’Iliade che nell’Odissea, e successivamente da Virgilio nell’Eneide e nel mito degli Argonauti.
Rappresentava le forze distruttive del mare, fatte di scogli e di vortici, insidie per le imbarcazioni antiche. Scilla (colei che dilania) era un appellativo della dea del Mare distruttrice.

Per altre immagini su Scilla e Cariddi e lo Stretto, vedi qui: Scilla e Cariddi, dal mito alla realtà

Per approfondimenti il link all’articolo del blog dal quale proviene l’illustrazione: Viaggio tra Scilla e Cariddi, dal mito alla realtà

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