Lo scopo della missione del 2018 è stato di studiare, documentare e attivare l’oasi storica di Al-Ula.

Gli ambiti di lavoro hanno riguardato:
1. Il territorio, gli studi, la documentazione e le indagini di ricognizione
2. Approccio partecipativo
3. Conoscenza tradizionale
4. Strategia verde

Gli abitanti di Al Ula e Maiden Saleh hanno applicato i principi della natura: sole, vento, umidità per avviare processi interattivi positivi e amplificare dinamiche utili. Queste stesse condizioni hanno forgiato conoscenze adattate a livello locale in grado di rispondere alle avversità con tecniche appropriate per la raccolta e la distribuzione dell’acqua, la protezione del suolo, il riciclaggio e l’uso ottimale dell’energia. Ogni soluzione non è solo un espediente per risolvere un singolo problema, ma è un sistema elaborato e polivalente realizzato attraverso l’integrazione tra la società, la cultura e l’economia che è strettamente legato ad un’idea e ad una percezione del mondo. Questa visione si realizza nel paesaggio di Al Ula che diventa un microcosmo frutto di una visione-cosmo. Questo Paesaggio Oasi, interpretato come un’adeguata gestione dell’ecosistema, si propone come esempio per la realizzazione di progetti sostenibili nelle zone aride e in tutto il mondo.

L’oasi è un ecosistema complesso che sulla base di una specifica morfologia naturale realizza un ambiente vivibile nelle dure condizioni del deserto grazie all’impulso e il supporto di fattori socio economici e motivazioni materiali e immateriali. La realizzazione del progetto Oasi deriva dall’alleanza e simbiosi e la messa in comune di conoscenze e capacità. Nell’oasi il sistema agricolo, insediativo e idraulico sono strettamente connessi per utilizzare le risorse in modo appropriato allo scopo di garantirne il mantenimento e la sostenibilità. L’area dell’oasi di Al Ula è definita dall’insieme di queste componenti.
Le metodologie e le tecniche cambiano storicamente determinandone i cambiamenti di forma, dimensione e tipologia. Lo studio, la documentazione e il rilievo permettono di individuare l’evoluzione paesaggistica.

In basso alcune pagine di appunti dal taccuino realizzato durante la missione d’indagine sul sito. Alcune delle riflessioni sono state la base di studio per completare le ricostruzioni e per approfondire la documentazione di analisi del luogo:

Gli scatti migliori della missione effettuata presso Al Ula li trovate ai seguenti link:
Album I e Album II

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